LETTERA APERTA A LILIANA SEGRE (da Fabrizio Bencini)


Gentilissima signora Segre, leggo ora la sua dichiarazione per la quale non si può intonare Bella Ciao senza rivolgere un pensiero agli Ucraini. Ha perfettamente ragione. Da troppi anni quel popolo sfortunato è sotto il tallone di Governi guidati prima da Porosenko e poi da Zelensky, entrambi semplice marionette della NATO e degli Stati Uniti, organizzatori del golpe nazista del 2014 che causò una strage di oltre cento persone fra i manifestanti e una violenta repressione dei dissidenti e della popolazione russofona, che è durata otto anni.

L’operazione militare speciale russa iniziata nel febbraio 2022 ha proprio lo scopo di denazificare l’Ucraina, per cui credo che lei la dovrebbe appoggiare pienamente. In ogni caso, ci sono anche altri popoli oppressi nel mondo, in particolare quello palestinese, dalla cui parte nessuno Stato si schiera. Israele è forse il Paese i cui metodi repressivi più si avvicinano a quelli dei nazisti; da oltre settant’anni i palestinesi sono oggetto di pulizia etnica e apartheid, decine di bambini vengono uccisi durante le rivolte e molti di più vengono imprigionati dagli occupanti sionisti, senza dimenticare i partigiani, uomini e donne, rinchiusi illegalmente e torturati nelle galere israeliane. Ma gli oppressori sono ebrei e quindi intoccabili; chi li critica viene automaticamente accusato di antisemitismo.

Che io ricordi, signora Segre, non l'ho mai sentita schierarsi dalla parte dei palestinesi e accusare Israele. Ricordo invece le sue parole contro i medici italiani che vennero allontanati dagli ospedali per essersi rifiutati di vaccinarsi. Lei, senatrice, affermò che, se fosse dipeso da lei, sarebbe stata molto più severa nei loro confronti; lei ha appoggiato apertamente tutte le misure liberticide e illegali dei Governi Conte e Draghi, compreso il famigerato green pass, che ci ha ricordato molto da vicino la tessera del partito fascista del periodo mussoliniano. I cosiddetti no-vax hanno preso il posto degli ebrei negli anni trenta e quaranta del secolo scorso. Il green pass aveva sostituito la stella gialla sulla giacca. Nessuno, più autorevolmente di lei, avrebbe potuto condannare delle misure liberticide che senza esagerazione, avevano una perfetta analogia con le leggi razziali nazifasciste, perché impedivano a cittadini incolpevoli l’esercizio del diritto al lavoro, delle libere scelte di cura e di tutti gli altri diritti costituzionali. Invece niente. Addirittura, lei ha apertamente sostenuto tutte le misure liberticide, proprio lei che ha conosciuto i campi di sterminio e il loro orrore assoluto.

Com’è stato possibile tutto ciò? Non lo sappiamo, ma ha poca importanza. Il prossimo 25 aprile assisteremo allo spettacolo rivoltante degli antifascisti di facciata che deporranno fiori, faranno dichiarazioni solenni e infangheranno la memoria dei partigiani. Chi ha sostenuto i crimini dei Governi italiani degli ultimi tre anni e ora sostiene la guerra di aggressione di NATO, UE e USA inviando sempre più armi a Zelensky e portandoci sull’orlo del conflitto nucleare, se ne stia a casa e eviti di cantare Bella Ciao.

Signora Segre, la invito a ripensare a fondo su ciò che è successo nel nostro Paese e le auguro buon 25 aprile. Canteremo Bella Ciao anche per lei.

Fabrizio Bencini

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