POST UN C***O – Altra propaganda


 Questo post è sul fatto che di post non c'è nulla.

  Nelle pubblicità propaganda del periodo pandemico ne abbiamo viste molte: abbracci incellofanati per le RSA (leggasi Residenze Sanitarie Amorali) e dita fieramente divaricate a "V" su deltoidi disillusi e venduti.

  Ora pare che l'entusiasmo si smorzi, vista la percentuale imbarazzante di aumento di mortalità improvvisa specie in fasce d'età insospettabili (parliamoci chiaro: è una strage di ragazzi che non s'era mai vista), ma di pari passo cresce un senso di odio irrancidito, o almeno si tenta di inculcarlo, di nuovo, verso cittadini fisicamente e mentalmente sani. Non sarà sfuggita a molti la nuova pubblicità regresso di cui riporto la sceneggiatura: "Io l'ho già avuta la varicella. Sono fortunato", afferma un tizio candidamente. "Lo eravamo anche noi, prima che arrivassi tu", gli risponde una tizia la cui faccia, già solo per aver accettato una recita del genere, rifulge della stessa bruttezza delle parole che pronuncia. Lo sprezzo verso il reietto si edifica su questa spiegazione: "Lo sai che il virus della varicella può riattivarsi e causare il fuoco di Sant'Antonio?" (con sguardo di gelo). "E quindi?" fa con animo disarmato il tapino, che a questo punto si qualifica appieno come imbecille per non aver mandato affanculo nessuno. "Chiedi al tuo medico se puoi vaccinarti" è la chiusa della stronza.

  Da un du' annetti, i roghi di S. Antonio si sono moltiplicati, manco assistessimo agli incendi misteriosi di Caronìa Canneto, attivati o riattivati, come tutte le malattie autoimmuni, da qualche oscura ragione. Per non parlare delle perdite della vista o gli ormai fin troppo famosi attacchi cardiaci, che qualcuno si è affrettato a ricondurre al sonno, al cambiamento climatico, all'ora legale, all'ora solare e all'aumento delle bollette. Mi aspetto che quest'estate, a parte il caldo (scontato), si inseriranno tra le cause di colpi apoplettici la bellezza dirompente di qualche culo e la bruttezza straripante di qualche pancia, e ovviamente di nuovo le bollette, incolpate dagli stessi che le fanno levitare.

  Ma a parte ciò, quello che colpisce nella ormai inarrestabile involuzione comunicativa, è il velo di riprovazione con cui si è incartato il messaggio, come se l'odio fin qui riversato su una parte incolpevole e sana della popolazione non fosse abbastanza.

  Non sarà che ora si aggiunge la caccia a chi l'ha scampata? O è il tentativo di incutere ancora più terrore? L'identità digitale si avvicina, carica dei suoi prevedibili ricatti alla "Lula". Certo, non può non   preoccupare   la   stretta   a   tenaglia   del   piano   vaccinale   nazionale   con   il   piano   pandemico internazionale.

  Ma sappiano lor signori che chi ha resistito sin qui resisterà ancora e ancora, a qualsiasi costo. E che moooolti che ci son caduti, nella prima ondata, giurano stavolta più fermezza.

  Per qualcuno il post Covid non c'è; c'è sempre e soltanto la minaccia a siringa armata: vediamo. La resistenza continua.

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