I figli sono nostri (2)!

 


Odio la ripetitività, ma qui occorre ricordare ai genitori di vegliare attentamente sui loro figli in età scolastica, specie se piccolissimi, perché circola nelle scuole un documento dell'OMS che ogni istituto sta recependo e introducendo, scavalcando il parere di docenti, famiglie e Ministeri: anzi, è proprio il Ministero della Sanità, ribattezzata Salute, che lo presenta.

Ne parla la giurista Ramona Palladino, in tono giustificatamente allarmato, nella puntata 62 di "Piazza Libertà" su Byoblu (canale 262), reperibile su byoblu.com.

A partire dalla fascia di età 0-4 anni (!) si introduce la materia di "diritto sessuale", che troverà sempre più spazio nella programmazione scolastica. Riporto brevemente quanto riferito in puntata. Già dagli zero anni si ritiene il bambino portatore di un diritto sessuale inviolabile. Se ne parla come di un individuo malizioso capace – già intorno ai tre anni! – di fare battute a doppio senso per capire fino a che punto l'adulto possa spingersi con lui sessualmente. Si dice che quando un bimbo si siede sulle ginocchia di un adulto, ricerca un contatto fisico finalizzato ad un piacere che va ricondotto alla sfera sessuale. Perciò la sessualità del bambino va precocemente stimolata con attività di "grooming" (intesa come confidenza e scoperta reciproca del corpo tra individui), insistenza sull'identità di genere, insegnamento della masturbazione (0-4 anni, chiaro?!), affinché la consapevolezza del corpo sia di incoraggiamento all'espressione e all'appagamento della sessualità, anche qualora ciò esponesse al rischio di contrarre malattie. Viene detto così.

Si insegna al bambino a disporre del proprio corpo, anche contro la volontà genitoriale, e a considerare la sua "sfera privata" (lo spazio attorno al corpo) di sua esclusiva egemonia, da difendere all'occorrenza dall'ingerenza familiare (nel caso il babbo o la mamma insistano per un abbraccio). Ovviamente il minore potrà dire "il corpo è mio e me lo gestisco io" solo nel campo sessuale: per altre cose dubito fortemente, giacché non l'hanno concesso nemmeno agli adulti. Lo si educa a dire "no" ai genitori, "sì" a tutti gli altri, col risultato, voluto, di una ipersessualizzazione e di un'erosione dell'affettività. Chiaramente, se in un quadro del genere, un adulto si spinge oltre nei confronti di un minore la cosa sarà fatta passare per consensuale e amen. Dai 10 anni in su, si va avanti con questa agenda e si coinvolgono i ragazzi ad esternare eventuali sensazioni spiacevoli col proprio corpo (anche banali forme di non accettazione), invitandoli a relazionarsi solo con la figura dell'esperto, che è formato per indicare una via di risoluzione al "problema" (indotto dall'insistenza) con strumenti farmacologici, compresi i bloccanti della pubertà: un tunnel da cui non si esce più. Ricordiamoci che i nostri ragazzi stanno a scuola dalle cinque alle otto ore al giorno.

Bisogna tener conto che, nel frattempo, è stato rivisto il ruolo degli psicologi proprio nella scuola. Grazie a tutta una serie di omissioni e velati stravolgimenti, si arriva a definire una figura medicalizzante che non opererà più in scienza e coscienza, ma che si assoggetterà alla linea definita da elementi istituzionali e sovranazionali, fino a rimettersi ai giudici, scavalcando minori e famiglie.

Ergo, personalmente, nelle scuole, cercherei di non affidarmi agli sportelli di ascolto e agli psicologi scolastici.

Quello che si profila, per chi lo sa leggere, è un quadro abbastanza chiaro, dove è palese cosa ci sia dopo il "+" di "LGBTQ+"

Come opporsi? Le indicazioni ricavate dalla puntata 62 della trasmissione "Piazza libertà" di Armando Manocchia invitano i genitori a contattare le associazioni "Pro-vita" e "Popolo della Famiglia" affinché si possa presentare prima della ripresa della scuola una diffida al proprio istituto scolastico, articolata sulle specifiche pagine dei libri di testo aderenti all'Agenda 2030, che altrimenti verranno considerate parte integrante del programma. Viene inoltre comunicata la mail del "Comitato per i Diritti Umani" per aiuti e chiarimenti: comdiru@libero.it. Sono associazioni di stampo marcatamente cattolico e ognuno si muoverà, di conseguenza, come meglio crede; tuttavia è quantomeno doveroso informarsi, e anche, credo, consultarsi e unirsi fra genitori.

A favore delle famiglie resta quindi la consapevolezza del problema e la volontà di affrontarlo, nonché l'Art. 30 della Costituzione e l'Art.147 del Codice Civile che difendono il peso della famiglia nell'educazione dei figli. C'è anche la possibilità, per chi se lo può permettere, dell'istruzione parentale.

Sara Lunghini (liberaliter23@gmail.com)

Link:

PIAZZA LIBERTÀ DI ARMANDO MANOCCHIA – PUNTATA 61 | ByoBlu - La TV dei Cittadini

PIAZZA LIBERTÀ DI ARMANDO MANOCCHIA – PUNTATA 62 (byoblu.com)

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