"FA' PARLARE DI TE" - Concorso letterario senza classifica -


Torniamo sull'argomento del nostro concorso letterario, senza classifica e senza premi, poiché alcuni di voi ci chiedono maggiori informazioni al riguardo, informazioni che però non siamo in grado di fornire per un motivo molto semplice: in un periodo in cui la Libertà di scelta è stata condannata a morte; in una società in cui tutto sta diventando obbligatorio oppure vietato, abbiamo deciso che l'unica regola ammissibile per il nostro concorso sia quella di non avere alcuna regola. Siamo ancora convinti che per molti, tale scelta, venga percepita come lo stimolo a scrivere in piena libertà; per altri invece, incanalati evidentemente nella foma mentis per cui tutto deve essere incasellato, classificato, etichettato, regimentato e infine giudicato, non è più naturale concepire che qualcosa venga lasciato pienamente al libero arbitrio del singolo soggetto, fino al punto di creare disorientamento. Dunque, non essendo in grado di spiegare alcunché del concorso in sé, speriamo di chiarire tutti i dubbi spiegando come ne è nata l'idea.

Come ormai tutti saprete, un paio di mesi fa su iniziativa di Lucia, abbiamo iniziato un laboratorio di scrittura che si sta ormai per concludere (ma ne organizzeremo altri). Quando ci siamo salutati al termine del primo incontro, abbiamo proposto ai partecipanti di tornare la volta successiva ciascuno con testo scritto attraverso il quale presentarsi agli altri. In quel caso però due regole le abbiamo dovute mettere: la prima il tetto alle battute, sia per stimolare la sintesi sia per motivi logistici di tempi di lettura; la seconda che il testo non contenesse un'autobiografia, tantomeno un elenco di cose fatte, ma l'espressione della vera essenza del Sè... insomma, in altre parole, "si vuol sapere chi sei, non cos'hai fatto!"

La vera vincitrice di quel semplicissimo esercizio, purtoppo, si è rivelata la levata di scudi dietro cui si sono trincerati alcuni degli autori, immedesimatisi per l'occasione in animali più o meno domestici o addirittura in oggetti. Preso atto della difficoltà, addirittura della ritrosia, che ha spinto i nostri amici a porsi in modalità di autodifesa (dettata dall'ormai diffusa diffidenza nei propri simili?), ma consapevoli al tempo stesso che la scrittura senza esporsi equivale alla consacrazione dell'ipocrisia, abbiamo riproposto il compito formulandolo in maniera diversa: tolto ogni limite alle battute, abbiamo chiesto di far parlare di sé qualcun altro... e che questa volta fosse pure un animale o un oggetto inanimato! 

Dalla valenza inaspettata degli elaborati prodotti, è nata l'idea di un concorso letterario aperto a tutti, che abbiamo deciso di intitolare "Fa' parlare di te" e dal quale, perché no, ricavare una pubblicazione con i contributi più significativi; a questo non abbiamo altro da aggiungere, se non l'indirizzo di posta elettronica a cui inviare i testi, anche anonimi o firmati con uno pseudonimo e senza l'obbligo di dichiarare chi fate parlare di voi: liberaliter23@gmail.com.

Buona scrittura a tutti!

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