LETTERA DI BABBO NATALE


 

Cari ragazzi,

ricevo molte vostre missive, ma oggi devo scrivere io una lettera a voi. Come?, penserete, Babbo Natale che scrive una lettera? Beh, sapete, non sono esattamente come mi si dipinge; certo, sono attempato, barbuto, corpulento e vestito di rosso, con un sacco di lettere e regali da smistare, con una slitta e delle renne davvero speciali. Ma mica so dire solo "Oh, oh, oh!" come un mentecatto! Intanto ho un mezzo di locomozione davvero intelligente, per saltare il traffico sì, ma anche quei divieti che ora vari assessori impongono ai poveracci con le vecchie Panda, pensando di risolvere il cambiamento climatico. Poveri "gretini"! Non sanno che la CO viene assorbita dalle piante e non fa scaldare l'aria: le nocive polveri sottili, invece, causate dai mezzi più pesanti, tipo SUV, per ora restano fuori dalla questione, ma le tireranno fuori per i prossimi strampalati divieti, come le caldaie e le stufe, mentre il mondo sarà più inquinato per via delle guerre. Pensate che non verrebbero a scassare le palle anche a me, con la scusa che le renne scoreggiano? Oh, oh, oh!, ci potete giurare! E allora, li ho fregati: quando il potere ti schiaccia, ti vessa, ti sbatte in qualche campo australiano non ti resta che andare più in alto! E così ho insegnato a volare alle mie renne! Lassù nessuno mi rompe con gli autovelox e le città dei 15 minuti... che diventeranno dei 15 idioti! "Idiota" significa "isolato", mica offendo nessuno, oh, oh, oh!

Ma veniamo a noi, cioè a VOI!

Da quest'anno grande novità: Babbo Natale fa di testa sua! Vi darò qualche dispiacere, lo so, ma è necessario. Non porterò più tablet, smart-phone e robe come abbonamenti a Sky, Netflix et similia. Ovvero nulla di ciò che serve solo a tenervi appiccicati a quei cavolo di schermi buoni solo a mandarvi in pappa il cervello. Per cui, voglio sia chiaro fin d'ora: non mi chiedete di recapitarvi queste cose e, se le riceverete ugualmente, sappiate che non ve le ho portate io, ma i vostri genitori. Sappiate anche, tanto per esser chiari, che non vi porterò più nulla che riguardi la Disney, compresi i biglietti per Disneyland o Disneyworld. Niente! Tutt'al più, vecchi fumetti presi dalle bancarelle. Lo so, ora qualcuno piangerà, ma io non voglio più averci a che fare, è un fatto di coscienza. Spiegarlo non è facile, perché alla vostra età i sogni non vanno infranti; vanno alimentati anche con un pizzico di immaginazione e di ingenuità: e io, che oltretutto ne sono la prova, non voglio causarvi traumi. Lascio ai vostri familiari la spiegazione del perché: se non lo sanno, che vadano a documentarsi e poi sappiano trovare le parole giuste. Capisco che alcuni di loro rimarranno delusi o scioccati, ma la verità è un passaggio necessario per crescere. Bèh, penserete che i genitori siano già maturi, ma forse vi sbagliate. Certamente sono adulti, ma per questo basta avere raggiunto i 18 anni e il massimo dello sviluppo fisico: tutto qui. Crescere, oh oh oh!, è tutt'altra questione! Lo so cosa pensate: "Babbo Natale è impazzito! O si è scolato un'intera bottiglia di Rum per scaldarsi!". Davvero lo credete? Guardatevi!

Vi stanno facendo diventare ogni anno più stupidi e più depressi; lo dicono le ricerche statistiche. E lo vedo anch'io, con quelle vostre scritture sempre più illeggibili e sgrammaticate! Io, Babbo Natale, lascio agli altri – la scuola coi suoi psicologi, le famiglie distratte, i tribunali – il compito di rovinarvi, ma non voglio essere complice di questo scempio. Ai ragazzi voglio bene, io, e voler bene implica saper dire di no, sapersi fermare e arrecare dei momentanei dispiaceri. Anche così si cresce, sapete?

E non ho mica finito! Da oggi, contribuirò solo a farvi ascoltare musica classica o, al massimo, di autori che abbiano dimostrato di essere liberi. Liberi-liberi! Un artista è un intellettuale, che lo voglia o no: l'arte, sapete, ha il compito di rappresentare un faro, un ideale, una via verso l'evoluzione, che è crescita di cervello e anima. La musica, le canzoni, riempiono le menti e gli stadi, mobilitano energie, entusiasmi o ribellioni con una potenza inaudita. Questo il potere lo sa, eccome se lo sa! Può forse permettere che qualcuno gli faccia le scarpe denunciando dei soprusi legalizzati? Cosa sarebbe successo se i principali cantanti avessero detto NO alla follia pandemica e vaccinale? Lo sapete cosa sarebbe successo? Che vi sareste svegliati! Tutti insieme, di botto. E ora il mondo avrebbe già spezzato le sue catene. Chi ha indetto e curato un concorso musicale a Firenze nel 2023, si è premurato di puntualizzare che i gruppi proposti avevano fatto bene a non affrontare il tema della pandemia, in quanto ancora "troppo caldo per poter essere storicizzato": come può essere elegante la scelta dei più opportuni! Se non lo avete capito, è così, agli esordi, che si selezionano gli ubbidienti: di certe cose è bene non parlare, sennò, state tranquilli, su quei palchi non ci si va, ché mica si può mettere in difficoltà chi patrocina e presenzia pure!

Ma questa non è cultura, è baccano. La cultura non deve mai cercare accordi con la politica; semmai sono i politici a dover ascoltare i poeti. Oh, oh, oh!, ne dovete imparare di cose! Dovete imparare a dubitare, approfondire, collegare. Ad allenare il vostro spirito critico.

Dovete distinguere le voci vere dalle false sirene. Potrei fare ancora l'esempio dell'arte. Quanti artisti sono falsi ribelli! Semplici sobillatori delle emozioni più basse, dello sconcerto fine a se stesso. Voglio farvi i nomi di qualche artistoide. Oliviero Toscani, che immortala un'anoressica; Guillermo Habacuc Vargas che, in una sua mostra, fa morire di fame un cane; Lorenzo Lunati che usa sempre la mia immagine per stupire e, poverino, quest'anno, mettendomi su un carro armato, ha proprio pisciato fuori dal vaso! Sì, è vero, il carro era a(r)mato e sparava cuori di pace anziché munizioni, ma è stato ingenuo nel difendere la sua arte, tirando in ballo gli americani come "liberatori" dell'Italia e dei lager. Non sa come è andata la storia e forse non si è ancora accorto che la sua patria è una colonia degli "alleati". I cosiddetti ribelli di solito si riconoscono dal fatto che trattano la morte con spiazzante facilità: la esibiscono con disinvoltura e compiacimento, perché manca loro un solido impianto morale. Lo stesso Toscani, che ha bazzicato troppo i Benetton, quando crollò il Ponte Morandi ebbe a dire: "A chi interessa che caschi un ponte?". È l'esempio perfetto di ciò che non dev'essere un artista: vicino ai potenti e amorale. Quando frequenti i potenti facilmente ti dimentichi della moralità. Quando guardate i politici, ragazzi, non invidiateli: hanno una schiera di leccaculo e lo sono a loro volta. Non cercate la protezione, o anche solo la stima, del potere. Statene alla larga: sarete più liberi, magari inascoltati, perseguitati, ma liberi.

Mi dispiace essere severo con voi, mettere dei paletti così stringenti. Forse non comprenderete: il mio arretramento di fronte a tante vostre richieste vi sembrerà un tradimento, ma sapete, non posso preservare diversamente una gioventù tanto insidiata da false idee, falsi miti, falsi bisogni.

Siete oggetto del peggiore attacco: vi stanno riempiendo di robaccia nella musica, nei giochi, nella scuola. Si insegna la pornografia tra i banchi e la si vende allegramente alla Coop, in libri vergognosi come quello intitolato "osses id alrap (non) orbil otseuQ" (leggetelo al contrario: devo eludere la censura) edito da una casa editrice che propala tutti i cavalli di battaglia con cui il potere atsinois-olgna (leggete al contrario) intende spezzarvi la schiena, cosicché non possiate averla dritta per difendere i diritti, la proprietà, la patria. E se possono arrivare a censurare Babbo Natale immaginate voi che gente sia!

Per cui, ragazzi, va di conseguenza che non potrò in alcun modo dare seguito a richieste di libri come quello o, peggio ancora, qualcosa che abbia a che fare con i desideri di diventare diversi da ciò che siete: maschi che si sentono femmine e femmine che vogliono diventare maschi. Sarò chiaro una volta per tutte: se una cosa la chiedete a Babbo Natale significa che siete ancora giovanissimi; alla vostra età queste cose non devono rientrare nei vostri pensieri, e se qualcuno vi ce le mette è un criminale. Inteso?! Non vi nascondo che, se mi trovassi a tiro qualcuno di loro o l'artistoide pazzo che ha fatto morire il cane, potrei colpirli con la mia slitta provvidenzialmente priva di targa: sfido a mettermi in prigione. Ebbene sì, babbo Natale sfida la legge!

Sapete, ragazzi, questa è un'altra cosa che dovete imparare: ci sarà sempre qualcuno che vi dirà che le regole vanno rispettate. Di solito è gente che somiglia a una macchinetta, a uno di quei robot che ci stanno sostituendo e che potrebbero far licenziare vostro padre, gettandovi sul lastrico. No, una legge ingiusta DEVE essere contestata ed eventualmente trasgredita. Una legge non necessariamente è giusta, ma soltanto imposta. E se vi apprestate a diventare uomini, a diventare grandi nel vero senso della parola, vi si chiede – la società, i figli che voi stessi avrete – di saper difendere libertà e giustizia, ovvero i diritti imprescindibili di ogni creatura. Per questo dovete avere le idee chiare, dovete nutrire i dubbi, approfondire, collegare! Vi complicherete senz'altro la vita, ma state pur certi che ve la potrete salvare. Quanti vostri coetanei sono scomparsi all'improvviso negli ultimi anni: se si fosse evitata la faciloneria, il quieto vivere, se si avesse resistito all'emarginazione e ci si fosse informati meglio, magari ora sarebbero ancora lì, seduti a quel banco vuoto.

Sapete, voi vivete, senza accorgervene, in una vera e propria jungla: serpenti vestiti da fact-checker vi sibilano la loro propaganda, e riservano veleno per chi capisce che certe "fake-news" celano spesso la verità; scimmie urlatrici da tv e stadi vi richiamano in branchi imbarbariti. Poi, oh, oh, oh!, potevamo farci mancare i falsi difensori? Gente che apre bocca per contraddirsi. Confrontano cose non paragonabili: si lamentano che si faccia baccano per la piccola Indi, malata, che un tribunale inglese ha consegnato all'eutanasia nonostante le cure volute dai genitori e offerte dall'Italia, mentre nessuno ferma le bombe che a Gaza uccidono migliaia di bambini. Per un genitore che perde un figlio non vi è un'opzione, tra le due, da preferire; per la nostra civiltà non vi è una morte migliore o peggiore dell'altra: trovarsi in guerra contro un invasore, o contro la cieca volontà politica e giudiziaria di sottrarre i figli alla difesa dei genitori? Vengono a dire: "lei era malata, gli altri sono sani", "lei è una, gli altri sono tanti". Non è così, ragazzi, che si difende il diritto e la dignità di una vita. Una vita non si difende mai in alternativa a un'altra o tante altre, in comparazione a qualcosa. Una vita si difende e basta. E quella vita, ogni vita, non è acquistabile, non si vende e non si compra. Vi diranno che esistono uteri in affitto e mamme surrogate. Oh, oh, oh! Ne sparano di minchiate in nome del vile egoismo! I figli si fanno o si adottano, e non certo su ordinazione! Sappiate:

Una vita non si vende, non si compra, non si spezza.

Memorizzate:

Una vita non si vende, non si compra, non si spezza.

Ricordate:

Una vita non si vende, non si compra, non si spezza.

Siate forti e battetevi per questo. Anche se siete piccoli, sentitevi leoni, oppure orsi, se preferite! Oh, oh, oh! Come sono orgoglioso dei miei piccoli leoni e dei miei orsacchiotti!

Ecco, voglio darvi qualche ultimo consiglio perché possiate diventare forti e leali come questi animali, per farvi trovare pronti quando ci sarà da lottare, che può essere molto presto.

Difendete sempre la vita, la sua naturalezza, la sua spontaneità; difendete l'amore e l'intelligenza; non disgiungete l'amore dall'intelligenza. Guardate in basso e scrutate in alto: conoscete la terra e le sue stagioni, il modo in cui le piante crescono e reagiscono, il modo in cui gli animali pensano e si comportano. Coltivate delle piante e la compassione: se trovate animali morti investiti, adagiateli al margine della strada, al riparo dalle ruote. Aiutate quelli in difficoltà, anche gli insetti. Amate la fatica, anche fisica; sentitene il potere di fortificarvi. Imparate a fare di tutto per dipendere meno possibile dagli altri. Scrivete manualmente e imparate la calligrafia a partire dalle elementari: nessuno sarà più dislessico. Leggete molto, ma sappiate che i libri non sostituiscono la vita. Pensate prima di scrivere e di parlare. Scrutate il cielo e imparate a distinguere le nuvole vere da quelle inseminate. (Si chiama geoingegneria e ora, detto tra noi, sta davvero rompendo i coglioni!).

Oh, oh, oh! come sono contento! Mi sono tolto un po' di sassolini dagli stivali e capirete quali regali saranno di Babbo Natale e quali no. Ora sapete che Babbo Natale sarà pure grasso e attempato ma non certo rimbecillito, e un sacco di altre cose davvero utili nella vita! Sì, proprio un bel sacco! Oh, oh, oh!

Il più bel sacco natalizio di tutti i tempi! E di anni ne ho parecchi!

Bene.

Avete imparato che non bisogna mai spegnere il cervello, ma dubitare, approfondire, collegare.

Avete imparato che una vita non si vende, non si compra e non si spezza.

Avete imparato che, all'occorrenza, bisogna disobbedire alle leggi ingiuste.

E, infine, oh, oh oh!, che bisogna imparare A VOLARE!

Babbo Natale (Santa CLaus), anno 2023

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