L'UMANITA' E' SOTT'ATTACCO (di Fabrizio Bencini)

La recente alluvione di Valencia dimostra ancora una volta la falsità della teoria del cambiamento climatico, almeno come raccontata dal mainstream. È invece provato che disastri simili verificatisi anche in Italia, sono la conseguenza di decisioni scellerate operate dai politici che hanno permesso l’alterazione dell’ambiente con distruzioni di terreni, interramento di fiumi e abusivismo edilizio. Tutto in nome del profitto. Ma a Valencia c’è stato di più; lo scenario terrificante di centinaia di auto accatastate , case sbriciolate, strade sommerse dall’acqua, persone intrappolate nelle abitazioni e nei sottopassi, centinaia di morti e migliaia di dispersi. Questo è quanto provocato dalla DANA (Depresiòn Aislada en Niveles Altos), provocata a sua volta, pare, dalla inseminazione delle nuvole (cloud seeding) operata dal Marocco per combattere la siccità. Ma il Paese maghrebino ha fatto di meglio: ha indirizzato gli effetti della depressione verso Murcia, Alicante e Valencia per spezzare la concorrenza agricola di quelle zone, come ha commentato anche il giornalista Nauzet Morgade. Si è trattato quindi di un attacco di ingegneria climatica. Miguel Bosè ha fatto una denuncia molto puntuale delle responsabilità di chi si serve della geoingegneria per scopi criminali. “La gente si deve svegliare una volta per tutte e smettere di pensare che tutto questo sia dovuto al cambiamento climatico” ha dichiarato il cantante. Bosè ha anche ricordato il ruolo di una installazione civile e militare costruita in Alaska nel 1993 a fini di ricerca scientifica sugli alti strati dell’atmosfera, della ionosfera e sulle comunicazioni radio per uso militare. Si tratta della HAARP (High Frequency Active Auroral Research Program). 

In realtà gli obiettivi di queste istituzioni sembrano assai diversi. Si ritiene che si stiano studiando armi elettromagnetiche per creare terremoti, provocare incendi e controllare il clima. Questi sospetti hanno trovato conferma in una relazione della Commissione per gli affari esteri, la sicurezza e la politica di difesa del Parlamento europeo del 23 settembre 1998. Nella relazione si legge che “malgrado convenzioni esistenti, la ricerca militare si applica attualmente alla manipolazione dell’ambiente come arma, com’è il caso ad esempio del sistema HAARP”. Questo istituto sembra anche essere dietro all’affondamento dello yacht Bayesian, avvenuto a Palermo il 19 agosto 2024 con 22 persone a bordo. Di queste, quindici furono salvate, ma sei persero la vita, fra cui il proprietario dello yacht Mike Lynch, imprenditore britannico nel campo della intelligenza artificiale, fondatore della multinazionale di informatica Autonomy Corporation. Il Bayesian sembrava inaffondabile per le sue gigantesche dimensioni e la sua particolare struttura, ma non fu così. L’imbarcazione fu colpita da un temporale molto forte e da raffiche di vento violentissime; si parlò di tromba d’aria ma più probabilmente il Bayesian fu colpito da un downburst, cioè una fortissima corrente d’aria localizzata che precipita direttamente dalla nube temporalesca e si schianta al suolo a una velocità che può arrivare anche a 200 km/h. In pratica la barca si ritrovò nel bel mezzo di correnti ascensionali e discensionali a velocità elevatissime. Quello che stupisce è che a cento metri di distanza c’era un’altra nave, la Sir Robert Baden Powell, che non ebbe particolari problemi. Come si può spiegare tutto ciò? Forse aiuta sapere che Mike Lynch stava festeggiando con i collaboratori l’assoluzione da 16 capi d’accusa per frode telematica, frode sui titoli e cospirazione ai danni della multinazionale Hewlett-Packard, dopo una vertenza durata dodici anni. Due giorni prima della morte di Lynch, il 17 agosto, moriva investito da un’auto Stephen Chamberlain, socio di Lynch, anch’egli implicato nella complessa vicenda giudiziaria e assolto come Lynch. Parafrasando Andreotti si può dire che a fare i complottisti si fa peccato, ma quasi sempre ci si azzecca. Visti i legami tra Autonomy, servizi segreti e alta finanza, sembra difficile non pensare a un episodio molto sofisticato di ingegneria climatica per far fuori Lynch. In precedenza, il 28 maggio 2023 si inabissò sul lago Maggiore per una tromba d’aria improvvisa, un autentico downburst, la barca Gooduria con a bordo, 21 persone, tutti agenti dei servizi segreti, 8 italiani e 13 israeliani. In quell’occasione morirono due agenti dell’AISE, uno del Mossad e la moglie dello skipper. I servizi dichiararono che gli 007 italiani avevano concluso una “delicata attività operativa con Servizi Collegati Esteri” non meglio precisati. Alcuni giorni fa, è stata alluvionata anche Barcellona, mentre il giorno precedente il cielo della città era solcato da una miriade di scie chimiche.

Siamo stanchi di farci prendere in giro con la storiella del cambiamento climatico, la verità è che la geoingegneria è oggi in grado di far piovere o creare siccità, provocare terremoti e incendi. In altre parole, è una autentica arma di guerra al pari di quelle più conosciute e sofisticate. Per capire meglio ciò che sta succedendo, mi permetto di segnalare l’ottimo libro della dott.ssa Rosalie Bestell intitolato “Pianeta Terra – L’ultima arma di guerra” pubblicato da Asterios. Buona lettura!

di Fabrizio Bencini


Commenti

  1. Leggo sempre con interesse gli interventi di Fabrizio Bencini; apparentemente audaci, trovano puntualmente riscontro in quelle inchieste ufficiali che, pur nel silenzio dei media, arrivano a dirimere le questioni più controverse e delicate. Un attento osservatore i cui approfondimenti restano un punto di riferimento per chi cerca la verità dove sta: nei posti più scomodi.
    Sara Lunghini

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