A LEZIONE DI CENSURA...
La cosa è al limite del
commentabile, ma proprio per questo merita un po' d'attenzione.
Partiamo dal fatto che il professore insegna Diritto Costituzionale: evidentemente ci dev'essere un nervo scoperto da parte delle autorità nella disanima di tale argomento, e questo, se avviene, è la spia di una incongruità tra la Carta e la sua applicazione. Evidente dalla pandemia.
Passiamo alla scuola. La Direttrice subisce pressioni, indicazioni, suggerimenti (si chiamino come si vuole), ai quali ottempera obbedendo. La politica entra nello svolgimento scolastico a gamba tesa, lo influenza, lo dirige.
Vi è tuttavia da notare che i docenti, vista la loro serena iniziativa di invitare Mattei, non hanno avuto sentore di tali condizionamenti fino al loro appalesarsi. Ergo, i professori in questione denotano una libertà di pensiero e d'azione che manca alla Direttrice. Non sarà che la Direzione è di nomina politica?
La dinamica innescatasi è, in piccolo, quello che è accaduto spesso nella pandemia. Un vertice che dirama divieti e liste di proscrizione, vessazioni e sanzioni come piovesse, e un manipolo di resilienti servi (quelli che opportunamente un compagno di blog ha ribattezzato "i servilienti") pronti a incarnare una bieca Gestapo, dalla mano pesante e il cervello leggero, che parla e agisce con manganelli per ora metaforici. Una dinamica da mobbing.
Una considerazione finale sull'accaduto: quando un sistema si puntella su censure e divieti confessa, suo malgrado, la propria debolezza. Tali puntelli necessitano di continui rinforzi che alla lunga sfiancano la popolazione, nella quale una fetta sempre più ampia di individui manifesterà consapevolezza e insofferenza.
Il prof. Mattei bene comunque ha fatto a non sorvolare sull'evento, derubricandolo a incidente di percorso, e richiamando invece l'attenzione della sola televisione che dà voce ai cittadini, in quanto dai cittadini interamente finanziata: Byoblu, che ricordo essere visibile sul canale 262 del digitale terrestre, con un ventaglio vastissimo di argomenti: geopolitica, diritto, salute, educazione, filosofia, sociologia, psicologia, medicina, letteratura, musica, economia e finanza.
Finché si continuerà su questa falsariga, bisogna continuare a dissentire e parlare. E se dovesse venir meno il mezzo informatico (già ora funestato dalla censura), torneremo alla carta, alle riunioni carbonare e alle assemblee nelle cantine e nei boschi. Faremo come il Tabaccaio di Vienna (vedi omonimo film), che ha appeso i suoi pensieri alla vetrina e un paio di pantaloni dell'amico giustiziato al posto del vessillo nazista. Ma questa è la storia per un altro post.
https://www.byoblu.com/2023/03/27/tg-flash-byoblu-24-27-marzo-2023-edizione-1330/
Nota: In compenso,
segnaliamo un gesto, per fortuna, di segno contrario a quanto avvenuto a Colle Val
d'Elsa: il 25 marzo, a Siena, si è tenuto un convegno (al quale peraltro lo
stesso Mattei è intervenuto) dal titolo "Riflessioni post-pandemiche: aspetti sanitari, giuridici e sociologici" nientemeno
che col patrocinio del Comune. Merito a Siena e alla sua Giunta, che ha deciso convintamente
di non censurare. Un altro mo(n)do è possibile.
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