COINCIDENZE

 

 


    Quando si parla di coincidenze ci si riferisce ad una correlazione potenzialmente significante tra due o più fenomeni; ovvero, alla possibilità psicologica di leggere tra fatti o processi un legame simbolicamente rilevante, lasciando a successivi approfondimenti se tale rapporto sia casuale o no.

    Mi limiterò qui ad un'analisi dell'argomento con la formulazione di esempi.

    Due o più fenomeni, idealmente correlabili, possono far pensare ad un'attinenza quando:

a) appaiono o emergono contemporaneamente o in successione;

b) all'emergere di uno si nota la scomparsa di un altro;

c) cessano contemporaneamente o in successione.

    Riportiamo degli esempi, seguendo la schematizzazione fatta:

a) Più fenomeni si manifestano. Constatiamo tutti come, dopo l'adesione all'Euro, siamo diventati immediatamente più poveri; la rassicurazione che avremmo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se avessimo lavorato un giorno in più non toglie il dubbio che Europa equivalga a povertà. Trattandosi di roba piuttosto vecchia, benché di perdurante, drammatica attualità, potrei citare fatti più recenti. Si parla di "città dei 15 minuti" ed ecco spuntare la lotta alle auto (ma direi alle classi meno abbienti) e una selva, ma una selva!, di telecamere, nonché di sistemi sempre più digitalizzati. Ci dicono siano per la nostra sicurezza... Contemporaneamente, cresce l'invasione di immigrati che pare giustificare la rassicurazione... Vedremo. Ma il caso più emblematico resta quello dell'esperimento farmacologico di tre anni fa, seguìto da una sequela di malesseri e decessi, tutt'oggi rilevabili, che ha fatto sùbito alzare la muraglia difensiva della "non correlazione". Il fatto è così drammaticamente assurdo che lo si potrebbe collocare sia in questa categoria che nella seguente: arriva la panacea, scompari. (Ma non era: "Se non lo fai, muori e fai morire?");

b) Un fenomeno emerge, un altro cessa. Ci siamo accorti come sia provvidenzialmente sparito il Covid allo scatenarsi del conflitto russo-ucraino, e come quest'ultimo sia a sua volta "sfumato" con l'emergenza climatica di quest'anno (doveva assurgere ad emergenza il clima, o non si doveva parlare della sconfitta Ucraina?). È altrettanto evidente come, negli ultimi anni, voci dissidenti e scientificamente autorevoli siano sparite all'affacciarsi della narrazione unica. C'è da augurarsi che, con la stessa logica, all'accrescere della consapevolezza della gente, si spengano le voci dei despoti e dei servi;

c) Si registra la scomparsa di uno o più fenomeni (con o senza virgolette, a seconda dell'idea che se ne ha). Un esempio per tutti: morto Berlusconi (12-6-'23), muoiono Napolitano (22-9-'23) e Matteo Messina Denaro (23-3-'23). Il pensiero va alla trattativa Stato-Mafia. Chissà.

    Concludo riflettendo come a quest'ultima categoria siano da ascrivere i migliori auspici: scomparsa di tutte quelle Organizzazioni governative e non, quegli Istituti, quelle Fondazioni che stanno dettando l'agenda della nascente schiavitù globale; scomparsa dell'ideologia nazista che le guida; scomparsa della minaccia continua a ogni nostro diritto.

    Poter assistere alla caduta di un sistema dittatoriale sarà una grande soddisfazione. Non so se avverrà, non so se ci riusciremo, ma di certo dovremo essere in tanti. Come si può constatare, noi siamo già in prima fila da un po'; non siamo di quelli che dicono "Armatevi e partite!". Siamo già partiti da tempo, con le penne in mano come fucili in spalla. Aspettiamo che le fila s'ingrossino: aspettiamo che altri aprano gli occhi per guardare lontano; loro hanno il potere, ma noi siamo di più.

di Sara Lunghini

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