DAI DIAMANTI NON NASCE NULLA...

   Mi convinco sempre più che le cose più vere abbiano bisogno di semplicità. Quello che di più vero abbiamo dentro non vive di trame ma di momenti, in cui affondare completamente, in cui "sentire" la vita che scorre. Brani, spezzoni di vita, immagini congelate, attimi sospesi; è lì, se ci pensiamo, che si cristallizza tutto. Nel ripercorrere una storia non possiamo rievocare tutti i singoli giorni, ogni minimo episodio, ma appariranno solo i baci più belli, gli abbracci più forti e i momenti peggiori, quelli in cui si cade da altezze che solo il grado di coinvolgimento decide. Più si sale più si cade. Saint-Exupéry parla di addomesticamento. Quando ci si addomestica, si diventa per sempre responsabili di chi si è addomesticato, della sua gioia e del suo dolore. Motivo di più per imparare a dirsi il bene, che un giorno potremmo pentirci di non aver saputo esprimere. Mai come in questa breve storia si capisce come non sia la morte in sé ad ucciderci, ma la mancanza d'amore e quindi, per contro, come il bene profondo abbia il potere vivifico di perpetuarci.

di Sara Lunghini

 

   "Dai diamanti non nasce niente..." ma dal dolore possono nascere i capolavori. Tuona di nuovo forte il tema del dolore nell'opera di Yuki Parigi, non tanto, o non solo, nella trama quanto in tutto il potere che ha di tirare fuori innegabili e innate doti, rinvenibili solo negli sventurati esseri dall'eccelsa sensibilità e che, altrimenti, rischierebbero forse di restare inespresse.

   Senza anticipare nulla dell'opera teatrale, la metafora della ricerca di protezione fra le pagine di un libro, insieme alla frase "Voglio scrivere quello che mi passa per la testa" fatta pronunciare alla co-protagonista, smascherano al tempo stesso il precedente da scrittore di Yuki e la dichiarazione di autenticità con cui sembra voler prendere le distanze da quegl'autori pentiti d'essersi venduti alle linee editoriali o, peggio, al servilismo di convenienza. Yuki: resta sempre autentico e non venderti mai... solo gli uomini di merda hanno un prezzo!

di Roberto Giorgetti

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