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Visualizzazione dei post da ottobre, 2023

PRIMO APPUNTAMENTO...

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Il linguaggio scritto è la grande vittima dell’ultima frontiera delle comunicazioni, martoriato dall’esasperata sintesi imposta dalla messaggistica “smartofonica” e appiattito dalla pseudo-intelligenza artificiale, a partire già dall’invadenza di strumenti apparentemente banali, e quindi ritenuti innocui, come il t9 . Nel tentativo di porre quantomeno un minimo di resistenza all’abbrutimento, e al tempo stesso riconquistare la dovuta confidenza con la stesura di un testo scritto “evoluto”, su ispirazione di una cittadina che evidentemente ha avvertito in questo senso un “vuoto” sul territorio da parte delle istituzioni, il gruppo culturale LIBER-ALITER di Lastra a Signa si è fatto promotore di una serie di incontri dal titolo “ Lo scriviamo insieme? ”. La partecipazione al primo appuntamento di sabato 21 ottobre non è stata numerosissima ma in linea con le aspettative (solo il giornale Piana Notizie ha fatto conoscere l’iniziativa); quello che più conta però, quando lo scopo pref

RICETTA PER SCRIVERE

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Mettendo insieme un po' di materiale per il nostro ciclo di incontri che inizierà fra un paio di giorni, e che avrà per tema la scrittura, ho rispolverato questa ricetta stesa a quattro mani con Rosanna Franceschina per l'antologia di ricette arricchite " Come le fragole a primavera ", progetto editoriale curato dalla professoressa Liliana Bruchi . Foto di Agostina Gentile From: Rosy Franceschina To: Roberto Giorgetti Pensavo alle ricette e in particolare alla ricetta per i miei racconti. Mah, è difficile schematizzare. Dosi per un racconto: naturalmente si moltiplicano a seconda di quanti racconti si vuol narrare o si diluisce/monta se si vuol fare un ro [1] manzo. Si può spalmare la nostra idea, come marmellata sul pane o allungandola come si fa per il brodo, il pericolo è quello di rendere insipido il piatto e noioso. Ci vogliono episodi che attirano l'attenzione del lettore, colpi di scena, momenti di tensione, altri personaggi che interagiscano in

La RATIO LEGIS

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   Non c'è nulla di retorico nell'affermare che l'Italia è una terra stupenda per un'infinità di fattori a tutti ben noti: dall'arte a ogni filone della cultura; dalla storia alla varietà e bellezza dei paesaggi che, a loro volta, spaziano dal mare degli arcipelaghi alle Dolomiti passando per gli scenari campagnoli e collinari; dalla concentrazione di città monumentali alla biodiversità; dalle particolari produzioni agricole che, insieme alle tradizioni locali, si traducono nell'arte culinaria e del buon bere che tutto il mondo ci invidia. Tutto questo, insieme alle varie località termali, all'alta moda e alla nicchia della tecnologia motoristica e cantieristica, rendono questa piccola strisciolina di terra la più "diversamente" attraente di tutto il Globo. Purtroppo però non è tutto oro quel che luccica, e anche noi abbiamo la nostra grande emergenza, da cui derivano tutte le altre: l'inadeguatezza di una classe dirigente che punta ormai dritt

LO SCRIVIAMO INSIEME?

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       A un anno circa dall'inizio delle nostre attività come gruppo culturale ci è giunta una proposta che accogliamo davvero volentieri, in quanto rispecchia esattamente quello spirito di partecipazione e interesse che ci siamo sempre auspicati di poter risvegliare nei nostri concittadini. Ringraziamo per questo Lucia che così ci ha scritto:      " I social sono diventati sempre di più luoghi di scambio di pensieri, di notizie, di informazioni. La comunicazione avviene tramite la messaggistica, ormai diventata popolare perché è immediata e ci permette di raggiungere velocemente i nostri cari e i nostri amici. Tutto questo, se da una parte ci semplifica la vita, dall'altra si sostituisce al dialogo diretto. La scrittura è stata un po' messa da parte: si scrive sul PC, sullo smartphone o sul tablet con un linguaggio semplificato e impoverito. Riappropriamoci del piacere di scrivere, di mettere le nostre riflessioni su un foglio e facciamolo in compagnia, scambiandoc

SENSI DI COLPA

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     Non mi interesso solitamente di questioni prettamente ecclesiastiche, benché non mi sia indifferente la valenza spirituale che una fede è capace di risvegliare in persone altrimenti schiacciate, appiattite in una dimensione totalmente materiale da cui, da sole, non sarebbero in grado di elevarsi. Quanti sarebbero in grado di affrontare dolori e sconfitte, non dico senza cadere, ma almeno rialzandosi da soli? Quanti saprebbero restare a confronto, senza un conforto, con l'idea della morte? Quanti, di fronte ad un attacco sistematico alla salute, ai diritti, alle libertà fondamentali (come abbiamo da quattro anni a questa parte), saprebbero reagire con un piano organizzato di difesa individuale e collettiva? Quanti, perciò, hanno la consapevolezza di sé e delle cose? Quanti percepiscono in se stessi il valore della storia del proprio popolo? Quanti sanno trovare da soli la via della propria evoluzione? Pochi. Le persone che non si lasciano influenzare dalla propaganda mantengo

OTTAVO CAPITOLO - L'Iris che fa i miracoli

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  “… «Assolutamente no: adesso sappiamo dove cercare e dove no»…” Illustrazioni di Giacomo Carletti Tante volte capita di vedere poster o sfondi salvaschermo raffiguranti strade lunghe e diritte che, in totale assenza di discontinuità e variabili, attraversano prati verdi e fioriti o sterminati scenari desertici. A sentire alcuni psicologi la strada rappresenta la metafora della vita, mentre l’assenza di intersezioni il sogno illusorio di poter sfuggire al gravame delle decisioni da prendere. Fra queste, le più sofferte sono quelle che, posati sui rispettivi piatti della bilancia tutti i pro e tutti i contro , la lancetta rimane inesorabilmente incollata sulla “ N ” di neutro. Allora ogni singolo pro e ogni singolo contro deve essere rivalutato, rivisitato, riconsiderato e riposato nuovamente sul rispettivo piatto per un’infinità di volte, nella speranza che la lancetta dia un segnale chiaro. Si tratta di decisioni che pretendono grandi tribolazioni e patemi d’animo e, spesso, pr