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Visualizzazione dei post da agosto, 2024

FA PARLARE DI TE

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Dall'antologia (ancora) inedita " FA PARLARE DI TE ", frutto dell'ominino concorso letterario promosso dal gruppo culturale LIBER-ALITER di Lastra a Signa, una riflessione sul potere decadente che, ridotto all'impossibilità di confutare la verità, tenta di salvarsi equiparando l'espressione del libero pensiero alla follia.   L'uomo di Lari, provincia di Pisa  Quello lì? Io lo so chi é!!! Guarda, dammi retta, cerca di stargli alla larga più che puoi: è un disadattato sociale. È uno che non sa stare alle regole, legge solo al suo libro... anzi ai suoi libri - che si vanta di aver scritto e che legge solo lui - nei quali, fra l'altro, si dice abbia scritto un sacco di cazzate senza né capo né coda (chiaramente io non li ho letti, non avrei altro da fare...)... forse però ora ha smesso, almeno questo l'avrà capito che non è opportuno... intendo di scrivere: speriamo sia vero... E tu pensa, crede anche d'essere uno scrittore e, quello che è peg

L'INVIDIA DELLA VAGINA

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     Ho studiato Freud ma, dopo i primi apprezzamenti in età giovanile, non riesco a condividerlo fino in fondo, anzi, spesso lo trovo, oltre che eccessivamente "fallico", anche fallace.  Inoltre, è la famiglia Freud in genere a non ispirarmi molta simpatia: il nipote Bernays è stato uno spregiudicato psicologo, la cui inclinazione la si può agevolmente dedurre dal titolo del suo saggio: "Propaganda: come manipolare l'opinione in democrazia", e quanto facesse sul serio lo si deduce dal fatto che è stato lui a introdurre la colazione a base di uova e bacon in America, per accontentare le richieste dell'industria. Mentalità ashkenazita, insomma.  Freud analizza spesso gli individui prendendoli come entità auto-sussistenti, preordinati emotivamente e pulsionalmente da una logica intrinseca al loro sviluppo, prescindendo dal peso individuale della personalità e da quello socio-culturale che la influenza. Tralascia meccanismi semplici e intuitivi per teorizzarne

UN ASSESSORATO COME UNA MINACCIA?

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  Vado subito al nodo: a Lastra a Signa, dalle recenti elezioni è uscito un assessorato che assomma le deleghe, tra le altre cose, alla "smart city" e all'agricoltura. Le due cose fanno a botte, e per di più con lo stesso squilibrio con cui si consente di abbinare, in un match pugilistico, un uomo con una donna; ma oggi tutto è possibile, compreso il paragone succitato, come si è visto alle Olimpiadi francesi di quest'anno. Se, parlando di "smart city" vi state facendo guidare fiduciosamente dall'aggettivo "smart" come da un pilota automatico, allora svegliatevi e lanciatevi subito fuori dall'abitacolo, perché il mezzo su cui siete (siamo!) seduti è l'ultra-liberismo che sta correndo come una scimmia contro un muro a 130 Km/ora. Ma vediamo in cosa consiste il suicidio della "smart-city". Le informazioni che fornisco si basano su protocolli e documenti già reperibili e consultabili da tempo, così che non mi si venga a indiri