Post

Visualizzazione dei post da settembre, 2023

Scherzi da... FORMA MENTIS!

Immagine
  A TTO PRIMO Esterno giorno; terrazza assolata sul mare.     Siamo al terzo fine settimana di giugno; la scuola è appena finita e questa mattina, io e mio figlio, abbiamo caricato sulla piccola utilitaria di famiglia tutta l'attrezzatura da campeggio... o meglio, lo stretto necessario per poche notti. Tutti i preparativi li abbiamo fatti con molta calma, procedendo poi lungo la Statale ad una velocità di crociera definibile da passeggio (e andando mostruosamente in culo agli autovelox disseminati nei posti più impensabili con la speranza di racimolare un po' di quattrini).     Evidentemente però non abbiamo indugiato abbastanza, infatti siamo arrivati al Sassoscritto che i camerieri ancora scorrazzavano fra i tavoli da preparare. Nulla di male; a tutto c'è un rimedio! Così, in attesa che ci venissero servite le nostre abbondanti porzioni di cacciucco alla livornese, ci siamo accomodati in un angolo della terrazza vista mare con due spritz in mano, uno analcolico e

COINCIDENZE

Immagine
        Quando si parla di coincidenze ci si riferisce ad una correlazione potenzialmente significante tra due o più fenomeni; ovvero, alla possibilità psicologica di leggere tra fatti o processi un legame simbolicamente rilevante, lasciando a successivi approfondimenti se tale rapporto sia casuale o no.     Mi limiterò qui ad un'analisi dell'argomento con la formulazione di esempi.     Due o più fenomeni, idealmente correlabili, possono far pensare ad un'attinenza quando: a) appaiono o emergono contemporaneamente o in successione; b) all'emergere di uno si nota la scomparsa di un altro; c) cessano contemporaneamente o in successione.     Riportiamo degli esempi, seguendo la schematizzazione fatta: a) Più fenomeni si manifestano. Constatiamo tutti come, dopo l'adesione all'Euro, siamo diventati immediatamente più poveri; la rassicurazione che avremmo lavorato un giorno in meno e guadagnato come se avessimo lavorato un giorno in più non toglie il dubbio

DAI DIAMANTI NON NASCE NULLA...

Immagine
   Mi convinco sempre più che le cose più vere abbiano bisogno di semplicità. Quello che di più vero abbiamo dentro non vive di trame ma di momenti, in cui affondare completamente, in cui "sentire" la vita che scorre. Brani, spezzoni di vita, immagini congelate, attimi sospesi; è lì, se ci pensiamo, che si cristallizza tutto. Nel ripercorrere una storia non possiamo rievocare tutti i singoli giorni, ogni minimo episodio, ma appariranno solo i baci più belli, gli abbracci più forti e i momenti peggiori, quelli in cui si cade da altezze che solo il grado di coinvolgimento decide. Più si sale più si cade. Saint-Exupéry parla di addomesticamento. Quando ci si addomestica, si diventa per sempre responsabili di chi si è addomesticato, della sua gioia e del suo dolore. Motivo di più per imparare a dirsi il bene, che un giorno potremmo pentirci di non aver saputo esprimere. Mai come in questa breve storia si capisce come non sia la morte in sé ad ucciderci, ma la mancanza d'amor

ASSAGGIO DI UN LIBRICCINO

Immagine
         Avevo promesso di presentare qui un piccolo assaggio del libriccino che vedrà la luce tra un po', facendosi largo, quasi dovendo sgomitare, per nascere tra un impegno e l'altro, ma lottando soprattutto con la mia inesauribile autocritica, che vede ovunque motivi di insoddisfazione per ciò che produco e quindi la necessità di continui cambiamenti. E sia: quello che ho deciso di anticipare qui è proprio l'inizio. Il mio riferimento costante è Saint-Exupéry. Ho bisogno, come altri, di rileggere "Il Piccolo Principe" di quando in quando, un po' perché la mia memoria, puramente concettuale, trattiene solo le disquisizioni saggistiche mentre tende a dimenticare le storie, un po' perché, a seconda delle fasi della vita, dentro vi si trovano cose nuove. Non capita mai, non trovate?, di aprire uno scrigno e trovarci dentro preziosi ogni volta diversi; capita, semmai, di trovare che i luoghi e le persone mostrino lati inespressi, sconosciuti: un bosco non

QUEL GRAN GENIO DI NEANDERTHAL (di Fabrizio Bencini)

Immagine
  I'm a neanderthal man You're a neanderthal girl Let's make neanderthal love In this neanderthal world…   Così recitava una canzone di Hotlegs del 1970. Già, quei geni di Neanderthal, chissà perché ce l'avevano così tanto con i bergamaschi e in generale con gli abitanti della valle del Serio. Solo il fiume sembra oggi meritare quel nome, dopo la "sconcertante scoperta" degli scienziatih dell'Istituto Mario Di Colore, ex Mario Negri, secondo i quali gli abitanti di Bergamo e della val Seriana avrebbero contratto una forma più grave di Covid a causa dei geni loro trasmessi dagli uomini di Neanderthal fra i quaranta e gli ottantamila anni fa. Tutti i media hanno preso sul serio questa notizia invece di buttarla nel Serio. Come ai ricercatori del Mario Di Colore, anche a me piace prendere amabilmente in giro i creduloni spacciando per vere delle balle mostruose. Questa dei geni di Neanderthal però le batte tutte, ed io non posso che mangiarmi le mani per n

il capitalismo spiegato da un capitalista

Immagine
  Non servono commenti. Riporto solo le parole che l'immobiliarista australiano Tim Gurner, tra gli uomini più ricchi d'Australia e dunque del pianeta, ha pronunciato il 13 settembre 2023: " Io penso che il nostro problema è che, durante il Covid, le persone hanno deciso che non volevano più lavorare abbastanza. E questo ha avuto un impatto massiccio sulla produttività. I lavoratori hanno evidentemente diminuito la loro produttività. In questi ultimi anni, essi sono stati pagati molto per non fare un granché. Bisogna che questo cambi. Bisogna che il numero dei disoccupati aumenti. La disoccupazione deve aumentare del 40-50%. L'economia deve soffrire. Dobbiamo ricordare alla gente che essa lavora per il datore e non il contrario. Si è avuto un cambiamento sistematico, con impiegati che pensano che il datore sia molto fortunato nell'averli e non l'opposto. È una dinamica che va ribaltata. Dobbiamo cancellare questa arroganza e questo si deve fare facendo soff

IL PREMIO DIVOC E' UN RISARCIMENTO MORALE

Immagine
Stimata Sara Le scrivo a dirle che io personalmente insieme con la Giuria del concorso Divoc siamo rimasti veramente colpiti da moltissime opere pervenute ma alcuni fra questi hanno particolarmente toccato le emozioni e la sensibilità dei Giurati, compreso il suo “Umano troppo umano", che si è particolarmente distinto. A tal riguardo quindi, complimentandomi con lei per la sua testimonianza morale ma anche per la sua capacità stilistica, (...) Emanuele Franz Questo il testo che mi è giunto da Audax Edizioni il 6 agosto 2023 a seguito della partecipazione ad un Premio particolarmente importante che si svolge in Italia e che è alla sua seconda edizione. L'unico concorso, da tanti anni a questa parte, a cui abbia preso parte. E non per gloria personale, bensì unicamente per testimoniare la partecipazione di LIBER-ALITER (benché si partecipi personalmente e non a nome di associazioni o gruppi) ad una iniziativa di alto valore morale, come quella di un riconoscimento rivolt

SETTIMO CAPITOLO - L'Iris che fa i miracoli

Immagine
  “… la riuscita di una strategia politica dipende tutta da quanto si riesce a lavorare sottotraccia…” Illustrazioni di Giacomo Carletti Oggi le galline vivono in batteria e le uova, tutte uguali come si conviene ad ogni prodotto industriale che si rispetti, gli escono dal culo già con il codice a barre stampigliato sul guscio, tenero e friabile come un brigidino di Lamporecchio. Un tempo però, quando le galline raspavano a terra e becchettavano i sassolini, le uova le compravamo dal contadino e avevano un guscio così duro che, per romperlo, andavano picchiate con forza sul bordo della padella o sullo spigolo di marmo dell’acquaio. Succedeva di rado ma, all’epoca, poteva capitare la stramberia di trovare due tuorli dentro lo stesso uovo. Ad immaginarsela dall’alto Pasticci, che delle stramberie potrebbe esserne la capitale, con i suoi due centri ricorda una di quelle uova a doppio tuorlo che, sfrigolando nel tegamino, si trasformano in un occhio di bue con due pupille. Il Centro V

PIU' FORTI DI LORO!

Immagine
    Noi di LIBER-ALITER abbiamo commesso qualcosa per cui essere puniti. Negli ultimi anni abbiamo imparato fin troppo bene che per scatenare ritorsioni basta esercitare un diritto sacrosanto... Abbiamo fatto l'errore, ma andrebbe definito "sgarro", di esprimere solidarietà a Sandro Torella e Andrea Colombini per le scritte vandaliche apparse al Teatro Duse a Roma per colpire il primo e in un sottopasso di Lucca contro il secondo.     Il nostro post su Facebook è da giorni letteralmente subissato da un fuoco di fila di commenti e promozioni dello stesso gruppo simil-Volkswagen (lo definiamo così in virtù della somiglianza del loro simbolo con quello del noto marchio) che ha preso di mira i due malcapitati di cui sopra. Non sfugge il fatto che per un'azione così massiccia e concertata serva un'organizzazione mastodontica, fatta di mezzi e persone che non possono essere ascritti ad una semplice associazione, ma a qualcosa d'altro e forse di peggio. Le "

PRESE... DI CORRENTE

Immagine
                                                            LIBER-ALITER si appresta ad incontrare l'Associazione "Aria Nuova per Firenze", impegnata in una battaglia per la difesa dell'ennesimo diritto calpestato. Dopo la prova generale, partita con la pandemia, dove il popolo ha dimostrato tutta la sua docilità, l'agenda liberticida '20-'30 procede, a suon di emergenze, con la distruzione progressiva dell'economia e la graduale riduzione dei diritti a concessioni. I cospiratori della "Nuova Orditura Mondiale" hanno trovato evidentemente nei fatti e nelle parole del primo ministro australiano Scott Morrison una fonte di ispirazione: " È stato facile vaccinarli. Sono entrati in un recinto come pecore". Per cui avanti tutta: servi e servetti ripartono. L'autunno, si sa, è una stagione che li ispira particolarmente! Del resto, non se ne sono fatti ispirare anche i poeti? Ma, mentre la gente che ha un'anima e ancora se ne ri

I figli sono nostri (2)!

Immagine
  Odio la ripetitività, ma qui occorre ricordare ai genitori di vegliare attentamente sui loro figli in età scolastica, specie se piccolissimi, perché circola nelle scuole un documento dell'OMS che ogni istituto sta recependo e introducendo , scavalcando il parere di docenti, famiglie e Ministeri: anzi, è proprio il Ministero della Sanità, ribattezzata Salute, che lo presenta. Ne parla la giurista Ramona Palladino, in tono giustificatamente allarmato, nella puntata 62 di "Piazza Libertà" su Byoblu (canale 262), reperibile su byoblu.com. A partire dalla fascia di età 0-4 anni (!) si introduce la materia di "diritto sessuale", che troverà sempre più spazio nella programmazione scolastica. Riporto brevemente quanto riferito in puntata. Già dagli zero anni si ritiene il bambino portatore di un diritto sessuale inviolabile. Se ne parla come di un individuo malizioso capace – già intorno ai tre anni! – di fare battute a doppio senso per capire fino a che punto